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(3-5-2): Gianello; Cannavaro, Contini, Domizzi; Grava (16' st Garics), Blasi, Pazienza, Hamsik, Savini (15' st Bogliacino); Lavezzi, Calaiò (27' st Sosa). Navarro, Rullo, Montervino, Dalla Bona. All. Reja.
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PALERMO
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(4-4-1-1): A. Fontana; Cassani, Zaccardo (10' pt Cossentino), Barzagli, Balzaretti; Jankovic, Migliaccio, Guana, Caserta (44' st Gio. Tedesco); Simplicio (25' st Bresciano); Amauri. (Agliardi, Cani, Di Matteo, Romeo). All. Colantuono.
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La cronaca:
NAPOLI, 30 marzo 2008 - Quando c'è equilibrio, la differenza la fanno gli episodi oppure la fantasia. Napoli si è concessa la seconda opzione. Perché, dopo aver subìto un bel Palermo nel primo tempo, la squadra di Reja si è risollevata, ma ha avuto bisogno dei suoi due uomini dai piedi buoni, Lavezzi e Hamsik, per far sua la gara.
PALERMO COME A CASA - Il Palermo parte con una voglia e un'aggressività che sembrano sorprendere il Napoli. Sembra in effetti la squadra di Reja quella ospite: subisce la pressione avversaria, tenta il contropiede avvicinandosi anche al gol con un colpo di testa di Domizzi (miracolo di Fontana) ma rischia anche molto. La traversa su gran sinistro di Balzaretti è solo la più clamorosa delle occasioni rosanero, che portano anche la firma dei vari Simplicio (apparso abbastanza a suo agio nel ruolo di mezza punta affidatogli da Colantuono), Jankovic e soprattutto Amauri. Sull'altro fronte invece ci si affida soprattutto ai lanci lunghi per gli spunti di Lavezzi, anche perché a centrocampo e sulle fasce il predominio palermitano è evidente. Ma grazie anche a Gianello si va al riposo sullo 0-0.
LA RIPRESA - Il Napoli torna ini campo decisamente più aggressivo: e in effetti la sfuriata dei primi minuti della ripresa produce un'altra occasione, stavolta per Lavezzi, che da buona posizione sulla sinistra in area spara alto. Poi gli uomini di Reja insistono, creando ancora pericoli con Hamsik e Domizzi ma anche rischiando qualcosa sui contropiede di un Palermo che non si è certo addormentato. Allora il tecnico mette mano ai cambi, che esaurisce in pochi minuti a metà tempo: entrano Bogliacino, Garics e Sosa, e il Napoli cambia marcia. Eppure, nonostante qualche svarione difensivo e qualche intervento "avventuroso" dello stesso portiere Fontana, il Palermo sembra reggere. Ma la differenza, si sa, la fanno i fuoriclasse: che qui si chiamano Lavezzi e Hamsik, firme del gol finale, dove mette la sua immancabile testa anche il Pampa Sosa. Un lavoro di fino e d'équipe che proietta il Napoli verso le zone della classifica a cui ha sempre ambìto. (Pier Luigi Todisco - gazzetta.it)
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